Silvia Romanin Jacur

PIETRO DENTE IN MOSTRA
(Il Mattino di Padova, 30 giugno 2011)

Ponti, grattacieli, palazzi e strade, tetti, gondole, acqua, cielo. E aria, “aria dura”, che in un gioco di trasparenze, sovrapposizioni e contrapposizioni di luci, materie e colori vela e disvela i panorami metropolitani di Pietro Dente. “…per la finzione di uno scorcio urbano” è la personale del giovane artista padovano che raccoglie opere dedicate a visioni di spazi urbani in equilibrio fra reale e immaginario; tele dipinte e graffiate, coperte o ricoperte dalle ingannevoli trasparenze di un velo di plastica, di un foglio di plexiglas o di una lastra di policarbonato. Vividi colori illuminano i due piani della composizione infondendole una dinamicità così intensa da “sbilanciare l’idea di quadro”, suggerisce Maria Beatrice Rigobello Autizi. I livelli di interpretazione si moltiplicano e creano un nuovo sguardo sulla complessità del mondo contemporaneo, che, dietro apparente serenità, nasconde irrisolta inquietudine.

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