“Ora, un’arte che ci insegni a vedere queste presenze (…un paesaggio urbano fatto di ammassi e di magazzini, di detriti e di scarti, di entità decadute e disfatte, di materie segnate dal tempo e dall’usura…) con occhi diversi, che ci addestri al gioco della scomposizione dei rapporti abituali, a godere improvvisamente di una superficie corrosa, del ritmo di un affratellamento di oggetti, dei colori di un materiale, ci può consentire dei momenti di riappacificazione con le cose.”
Umberto Eco, La definizione dell’arte, 1983
“Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé”
Pablo Neruda