Sinfonia visiva- spazio anamorfico di spontanee manifestazioni suoni/rumori di ispirazione urbana. Prima di tutto visiva: l’origine va a perdersi
nella serie di opere pittoriche contrassegnate dallo stesso titolo. La compenetrazione di sonorità tradizionali (piano, chitarra, violino, ecc.)
con suoni elettronici e rumori (trapano, pialla, sega, rasoio e soprattutto lastre di plexiglas di varie dimensioni) segue diverse tipologie
costruttive/compositive, tra cui:
– stringhe tematiche basate sui titoli delle opere pittoriche (sillabe/note)
– smembramento di parti o interi brani musicali in blocchi sonori e successivo riassemblamento seguendo metodi visivi (creando visioni urbane)
– teoria degli pseudo-palazzi e dell’Aria dura; essa permette di calcolare con scarti infinitesimali l’esatta costituzione immaginativa dei brani
– casualità, manualità, irrascibilità, anamorfismo tetro e tetralogico