DUCCIO

Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano Hong Kong – omaggio a Duccio di Buoninsegna: con questa grande opera mi voglio avvicinare all’arte del ‘300, prendendo spunto in particolar modo dalla Maestà dipinta da Duccio per il Duomo di Siena all’inizio del secolo. Utilizzo i colori tipici del periodo, facendo soprattutto un uso massiccio dell’oro e delle decorazioni che vanno ad inserirsi, ad intersecarsi, a fondersi con i grattacieli e le strade. Tra le decorazioni nascoste nell’intelaiatura dei palazzi si possono scorgere piccole clessidre, teschi, motivi floreali e crisografie (striature dorate tipiche della tradizione bizantina). Ho inserito anche, se riuscite a scorgerle, alcune parole in latino prese dalla Maestà di Duccio e un cartiglio contenente il titolo dell’opera. A volte ho utilizzato alcune incongruenze prospettiche (errori soventi all’epoca in cui stava ancora definendosi la prospettiva) allungando volutamente alcune parti degli edifici che sbordano in maniera errata su quelli adiacenti, rendendo più caotica e intrecciata la struttura stessa dell’opera. In questa mia “pala d’altare” contemporanea, mi piace pensare di aver trasferito lo spirito del Gotico Internazionale di Duccio, in una visione moderna della religione, che fa dei suoi nuovi santi il consumismo e il materialismo tipico delle grandi metropoli odierne.